Un futuro classico: MINI Cooper S JCW

| 19 Nov 2025

Con l'elettrificazione sempre più diffusa, i nostri candidati al titolo di futuri classici sono sempre più spesso modelli di fine serie, e questa folle versione John Cooper Works della BMW MINI di quarta generazione potrebbe essere la sua ultima incarnazione a benzina e una delle ultime piccole hot hatch alimentate da motori a combustione interna.

È sicuramente una vettura seria, con prese d'aria e spoiler e un assetto volutamente squadrato su eleganti cerchi in lega: conserva ancora un po' della tipica sfrontatezza MINI, ma è anche più che leggermente maliziosa.

Come tutte le auto dell'era BMW, gli interni della F66 sono ben rifiniti, ma anche divertenti e originali, con un enorme quadrante centrale che può essere personalizzato con varie “Esperienze” leggermente effimere, e solo l'impostazione “Go-kart” offre un vero tachimetro.

MINI Cooper S JCW
Classic & Sports Car – Future classic: MINI Cooper S JCW

La modalità “Go-kart” della MINI dà accesso a un vero contagiri e a un misuratore di forza g (a sinistra); la Cooper S JCW ha un abitacolo confortevole, nonostante sia il modello più grintoso della gamma.

Le specifiche JCW aggiungono 27 CV e 80 Nm di coppia, insieme a rinforzi aggiuntivi al telaio, molle e ammortizzatori su misura, oltre a un camber più negativo nella parte anteriore.

Accendete il motore e sentirete un gorgoglio provenire dal singolo scarico centrale, e vi ritroverete a cercare la leva del cambio prima di ricordarvi che non è più possibile acquistare una MINI manuale, quindi selezionerete le modalità di guida tramite un interruttore a levetta.

Fortunatamente, i cambi di marcia del cambio automatico a doppia frizione a sette rapporti sono rapidi e la combinazione di un motore turbo da 2 litri con coppia elevata e un peso relativamente leggero (per un'auto moderna, è comunque un notevole 1330 kg) garantisce prestazioni entusiasmanti.

MINI Cooper S JCW

Ancora più impressionante, però, è l'erogazione: sembra che ci sia molta spinta su tutta la gamma di regimi, con una coppia massima da 1500 a 4000 giri/min, punto in cui la fascia di potenza entra davvero nel vivo, senza diminuire fino a dopo il picco di 6000 giri/min.

Il quattro cilindri ha un suono urgente, con un tono graffiante accompagnato da un fischio turbo coinvolgente e dal sibilo della valvola di scarico che incoraggia a spingere sull'acceleratore.

Sarebbe ridicolo suggerire che ci sia un DNA comune tra la MINI di oggi e l'originale di Alec Issigonis, ma c'è una certa familiarità nel modo in cui questa piccola birichina si tuffa nelle curve, facilmente regolabile sull'acceleratore con il suo asse posteriore che danza mentre le ruote anteriori resistono coraggiosamente.

Classic & Sports Car – Future classic: MINI Cooper S JCW

Lo sterzo è vivo, ben bilanciato e reattivo, come tutti i comandi con cui si interagisce, mentre la superba posizione di guida e il volante massiccio danno sicurezza.

Anche se è quasi il doppio della Mini del '59, sembra compatta e agile, e solo la guida rigida può essere un ostacolo: aggiunge vivacità all'auto, ma costringe anche a rallentare su strade di campagna con fondo dissestato per evitare escursioni agricole indesiderate.

Fondamentalmente, sia per una MINI che per una hot hatch, questa è un'auto che ti fa sorridere anche nei viaggi più banali.

Se questo dovesse essere davvero l'ultimo hurrà, non è un brutto modo di congedarsi.

Scheda tecnica

Motore 1998 cm3 turbo “quattro”; 228 CV a 5-6000 giri/min; 380 Nm a 1500-4000 giri/min

Trasmissione automatica a doppia frizione a sette rapporti, trazione anteriore

0-100 km/h in 5,8 secondi

Velocità massima 250 km/h

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